NOVE COSE DA FARE A PORTO ROTONDO
Cose da fare a Porto Rotondo? Eccoci.
Ci sono posti che ci hanno fatto innamorare, posti che ci fanno sentire a casa. Quando capita di cambiare, poi ci torniamo perché il confronto con il resto del mondo non regge. Come un vecchio amore mai finito che non smettiamo di ammirare, anche quando siamo stanchi.
Sono mille le cose da fare a Porto Rotondo che vorrei raccontarvi.
Comincio con segnalarvi nove cose da fare a Portorotondo almeno una volta. Le ho scelte tra le tante cose belle e bellissime che ho intorno.
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L’APERITIVO AL BAR DELLA PIAZZA
Piazzetta San Marco, Portorotondo
Tra le prime cose da fare a Porto Rotondo: bere l’aperitivo al Bar della Piazza, per tutti “la piazzetta”.
Voglio parlarvi della bellezza della piazza, uno schizzo fatto a mano dallo scultore Andrea Cascella in una sera della seconda metà degli anni Sessanta, poi diventato realtà.
Un giovanissimo Luigino Donà dalle Rose aveva cominciato ad immaginare un borgo nuovo, sul mare.
Sarebbe stato un’opera d’arte a cielo aperto, che doveva svilupparsi intorno ad una piazza. E la piazza doveva essere rotonda come il porto, orientata a nord, lastricata di granito locale, degradante e con una scultura, in fondo ma non al centro, a forma di piccolo catino con il tappo.
Così fu e così è ancora.
I bambini qui giocano, corrono, cadono, piangono, ridono, si sbucciano le ginocchia, fanno il mercatino, fanno amicizie estive che si ricorderanno tutta la vita.
L’aperitivo al Bar della Piazza è un rito, noi grandi ci sediamo a bere Mojito (per me il Mojito di Gianni è il più buono del mondo, alla faccia di quello di Cuba), French Mule, Pimm’s, St. Germain e Gintonic. I bambini li controlliamo dal nostro tavolo, ma non troppo.
È un posto sicuro per loro, non ci sono macchine, la piazza, così come il borgo, è pedonale.
Immaginato per un tempo che non c’è più. O che magari qui resiste, perché no.
Mi chiedevo l’altro giorno: lo avranno calcolato quei pionieri negli anni Sessanta che il bar all’ora dell’aperitivo sarebbe stato all’ombra? Se è così, grazie!
P.S.: Se vi capita, godetevi qui un cappuccio di prima mattina con i giornali seduti a un tavolino, all’ombra, con la piazza vuota.
Ne vale la pena.
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L’ATELIER DI PAOLO ISONI
Passeggiata del porto banchina Parioli 65, Porto Rotondo
Tra le cose da fare a Porto Rotondo con urgenza segnatevi questa: il nuovo atelier dello stilista Paolo Isoni sul porto.
Da quest’anno ha cambiato location e se è possibile è riuscito a rendere ancora più speciale la cornice delle sue creazioni.
Il mare davanti conta, eccome se conta.
Credo ci siano persone in grado di trasformare ogni progetto e sogno in realtà.
Paolo Isoni è una di queste, con la velocità che io riconosco come dote rarissima nelle persone più intelligenti.
Gli abiti di Paolo Isoni hanno un unico difetto: creano dipendenza. Quando ti abitui, non ne puoi più fare a meno.
Perché uniscono due cose di solito molto distanti tra di loro: la comodità assoluta e la capacità di farti sentire una diva. Proprio così, una diva.
Anzi, direi che ce n’è una terza: gli abiti di Paolo Isoni sanno essere perfetti in ogni occasione.
Io li vivo così e non sbaglio mai.
I suoi abiti sono come lui, del resto. Che è capace di essere se stesso con chiunque si trovi.
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IL GELATO ALLA GELATERIA DEL MOLO
Via del Molo 47, Porto Rotondo
Non poteva mancare il gelato tra le cose da fare a Porto Rotondo.
Io qui sono un po’ monotona e prendo sempre il pistacchio. Consiglio anche Settemari, Nocciotella, Gianmarò. La panna montata è strepitosa. Unica e speciale è la torta gelato cassata siciliana, che per noi ha il significato delle feste di famiglia festeggiate casualmente quasi tutte d’estate.
Stupenda la piattaforma sull’acqua per cenare o pranzare. (Però non bisogna soffrire il mal di mare).
Eccezionale il toast, classico o vegetariano. Ideale per le serate sceme, le mie preferite, in cui vai un po’ lungo con l’aperitivo e poi hai fame.
Un grande classico è poi fare un giro sul porto, con gelato.
Lo sapevate che Porto Rotondo si chiama così proprio perché è naturalmente rotondo? Si chiamava proprio Poltu Ridundu prima di tutto questo. Un piccolo porto naturale con acqua azzurra circondata dal verde dei ginepri.
Quando vedo una foto del porto agli inizi mi sembra impossibile che poi ci siano state tante case!
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LA CHIESA DI SAN LORENZO
Via Mario Ceroli 12, Porto Rotondo
Se avevate dei dubbi, ve li tolgo. Anche tra le cose da fare a Porto Rotondo c’è la visita a una chiesa.
I miei bambini quando visitiamo un posto si disperano: anche qui una chiesa! Eh sì, siamo in Italia e la chiesa c’è sempre.
Se poi è speciale come questa, non si può perdere.
Una chiesa che è stata immaginata e poi costruita in mezzo alle case, come succede a Venezia. La immaginò così lo scultore Andrea Cascella. La navata è a forma di un gozzo rovesciato, che cosa incredibile!
Se alzate la testa vedrete le sculture in legno intagliate dallo scultore Mario Ceroli.
Raffigurano i primi abitanti del borgo, personaggi cari a Porto Rotondo che hanno contribuito alla sua nascita.
La torre campanaria, la croce rotonda scolpita per il sagrato, la facciata disegnata come una scultura, l’altare in granito, la vetrata con la deposizione di Cristo, il rosone di Murano, i profili in marmo di sei Papi, quello di Maria Teresa di Calcutta, tutto rende questa chiesetta indimenticabile.
Io qui ho battezzato il mio secondogenito.
Lui aveva due anni e mezzo, siamo arrivati un po’ lunghi e soprattutto aveva due padrini invece che una madrina e un padrino. Vabbé.
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IL MERCATO DEL MERCOLEDÌ MATTINA
Piazzetta Cascella, Porto Rotondo
Abbiamo anche il mercato tra le cose da fare a Porto Rotondo. Avevate dei dubbi?
Questo è un mercato piccolo, elegante, vero. Nel senso che si trovano cose belle e uniche. È sempre stato di sabato e ha cambiato diverse location.
Ora è il mercoledì ed è posizionato nella nuova rotonda pedonale, la piazzetta Cascella, appena inaugurata e che ha completato il Sentiero dell’Arte.
Come non lo conoscete? Percorretelo!
Guardate per terra nella vicina Via Belli e scoprirete il gigantesco capodoglio, dietro di lui un branco di pesci e totani.
Li ha realizzati l’artista bretone Emmanuel Chapalain, in acciaio inox e granito di Orosei.
Continuate poi in Via del Molo e incontrerete, sempre con lo sguardo rivolto a terra, la catena alimentare: un’onda nella quale i pesci divorano gli altri pesci.
Di sera gli occhi dei pesci, in vetro di Murano, si illuminano!
Devo dire che questa piazza nonostante ci abbia regalato qualche problemino di parcheggio, non neghiamolo, è proprio bella, devo ammetterlo. Io da quando c’è questo mercato a quello famosissimo del giovedì di San Pantaleo confesso che non ci vado più.
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UNA CENA AL PEDRISTELLAS
Località Monte Ladu, Porto Rotondo
Sarò molto sincera.
I ristoranti a Porto Rotondo sono tanti. Devo dire che alcuni sono storici, pochi, e non molti sono indimenticabili.
Io porto le persone che amo al Pedristellas.
Si cena tra le rocce e gli ulivi, su tavoli di legno illuminati dalle candele, in un giardino che sembra incantato.
Sul cibo una sola parola: Mazza frissa. Chiedetela.
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IL BAGNO ALLA SPIAGGIA HRUSKA
Strada per Punta Volpe, Porto Rotondo
Il bagno da fare a Porto Rotondo è alla Hruska.
È la terza spiaggia che vedete nella foto, dopo la spiaggia dei Sassi e la spiaggia Shirley Bassey.
Quando ho conosciuto quello che poi è diventato mio marito mi ha detto, ti porto in una spiaggia. Abbiamo camminato scoglio scoglio, io milanese un filo meno agile di lui.
Mi si è aperto davanti uno spettacolo che non ho mai dimenticato e che mi emoziona ancora oggi dopo quasi vent’anni.
Questa piccola spiaggia ha l’acqua più bella di tutta Porto Rotondo e la sabbia bianchissima. Prende il suo nome dalla famiglia Hruska che scelse questo angolo di paradiso negli anni Sessanta per costruire la propria villa. Oggi ci si arriva a piedi scoglio scoglio dalla vicina spiaggia Shirley Bassey.
Una camminata di dieci minuti per arrivare in paradiso.
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IL TRAMONTO AL T-BEACH
Spiaggia dei Sassi, Porto Rotondo
Il tramonto al T-beach. Da fare a Porto Rotondo, assolutamente.
Il sole qui davanti va a fare la nanna e colora il cielo di tutte le sfumature di rosso e arancione. Poi se il tramonto lo vedi bevendo un Moijto con i piedi nella sabbia, è meglio. Se poi c’è anche la musica, talvolta dal vivo, ancora meglio.
Quello che serve in certe sere è sedersi e guardare il mare, senza nient’altro in testa.
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UN BICCHIERE DI VINO DA ASSAGGIA
Piazzetta della Vecchia Darsena, Porto Rotondo
Piazzetta Darsena è uno dei punti più suggestivi e romantici di Porto Rotondo. Gli artisti che la crearono riuscirono ad amalgamare tre tipi di pietra: la pietra lavica nera della Sardegna, il granito grigio delle cave di Porto Rotondo e il granito rosa di Gallura.
Da qui si vede un tramonto perfetto.
All’inizio di questa scalinata di pietra si trova Assaggia. A me piace fermarmi qui a bere un bicchiere di vino rosso (più spesso due).
Questo aperitivo è poi alla fine una cena, che mi diverte sempre perché è fatta di assaggi, appunto, cose piccole e diverse. Se poi non conoscete la cucina sarda questo è un ottimo modo per viverla anche in leggerezza.
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Tra le cose da fare a Porto Rotondo, anzi prima, vi consiglio di leggere Porto Rotondo, storia di un’emozione di Marella Giovannelli. Scoprirete tutte le curiosità sulla nascita di questo posto stupendo.
Bello bello bello. Vengo a Porto Rotondo dal 1979…e condivido tutto. Nicolò e Luigino Dona’ dalle Rose hanno realizzato un meraviglioso sogno.
Mila
Grazie di cuore per questo tuo commento, a presto. Chiara
Perfetti come consigli!
Con gli anni. Visto tutto e di più
😊grazie
Grazie a te!
Buenas
Estuve leyendo tu articulo y hay muchas informacion que no conocia que me has aclarado,
esta espectacular.. te queria devolver el espacio que
dedicaste, con unas infinitas gracias, por aconsejar a personas
como yo jajaja.
Saludos
Grazie dopo 10 anni ritorno a porto rotondo è un richiamo del cuore spero non sia molto affollata a settembre perché vorrei assaporare più tranquillamente questo paradiso Grazie per le tue sempre interessanti notizie farò li l ‘aperitivo al tramonto !!!!
Sarà stupendo!