34 - 27 Maggio 2019

OGNI PICCOLA COSA INTERROTTA

Silvia Celani
Garzanti 2019

Ogni piccola cosa interrotta

Ho appena finito di leggere Ogni piccola cosa interrotta, il romanzo d’esordio di Silvia Celani.

L’ho anche conosciuta Silvia Celani ma di questo parliamo dopo.

Era da tanto che non mi capitava di non staccarmi letteralmente da un libro come è successo con Ogni piccola cosa interrotta.

Ogni piccola cosa interrotta

In questo libro si parla di ferite, vi avviso, ognuno ha le sue, non facciamo una classifica del dolore.

Si parla di ferite, è vero, ma soprattutto si parla di come riparare le ferite.

Di come renderle preziose, utili, belle.

Anche se cerchiamo di proteggere ciò che amiamo con tutti noi stessi, non sempre siamo in grado di farlo, sai?

Ma niente finisce. Anche una cosa rotta può tornare a vivere.

 

Sembra impossibile riuscirci, almeno a me.

Eppure è quello che fa Vittoria, una ragazza di 20 anni, che cerca disperatamente di conoscere la verità, una verità che possa salvarla.

La verità che lei va cercando riguarda l’amore, il primo, il più importante, quello che riceviamo da bambini.

E quindi Ogni piccola cosa interrotta è anche un viaggio nel passato.

Mi chiedo sempre quanto l’amore e i danni che abbiamo ricevuto o subito da bambini possano influenzarci lungo il percorso della nostra vita.

Mi convinco ogni giorno di più che la responsabilità di un genitore sia davvero infinita.

Vittoria crede di essere sbagliata perché sa o crede di sapere di non essere stata amata da bambina.

L’amore che ognuno di noi riceve durante l’infanzia ha la stessa funzione dei sassolini che Pollicino lascia lungo il sentiero. La stessa funzione delle stelle per i navigatori. Ci indica  la rotta, ci aiuta a tenere saldo il timone della nostra esistenza. Come i sassolini di Pollicino, l’amore che riceviamo durante l’infanzia rimane in fondo alle nostre tasche, così, ogni volta che lo desideriamo, ogni volta che ne sentiamo la necessità, possiamo accertarci che sia sempre lì, affondandovi una mano. C’è chi ha le tasche piene di sassolini, e chi invece non ne possiede neanche uno.

Le ferite che non si rimarginano sono quelle che fanno più male.

Dovremmo imparare a riempirle d’oro e a lasciare che risplendano come mi ha scritto Silvia, l’autrice, durante la bellissima presentazione del romanzo.

Come se mi avesse letto dentro con un solo sguardo.

Io faccio fatica, lo ammetto.

Le vivo con rimpianto, come un fallimento, una cosa interrotta appunto.

Ogni piccola cosa interrotta della nostra vita rimane come un sassolino nella scarpa che, a ogni passo, ci procura dolore. Possiamo decidere di smettere di camminare del tutto, oppure possiamo sfilarci la scarpa e liberarci del sassolino.

Ma dopo aver letto Ogni piccola cosa interrotta, ci provo lo prometto.

Ci provo.

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