4 LIBRI DA REGALARE
A NATALE
In tanti mi chiedono consiglio su che libri regalare a Natale.
Ho selezionato per voi 4 titoli di cui in parte vi ho già parlato. Sono libri che io ho amato molto e che credo potrebbero fare felici altre persone.
Scegliere libri da regalare non è un fatto facile, anzi, è un fatto intimo.
Regalare libri non è banale come si pensa. Per farlo, dobbiamo conoscere bene chi li riceverà e soprattutto dobbiamo amare i libri che regaliamo.
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DODICI RICORDI E UN SEGRETO
Enrica Tesio
2017
Il primo tra i libri da regalare a Natale è per me Dodici ricordi e un segreto.
Di Enrica Tesio mi sono innamorata quando ho letto su Facebook la sua descrizione della mamma nello spogliatoio della piscina dei figli.
Da ridere fino alle lacrime.
Il suo blog, Tiasmo, è esilarante. Ci hanno fatto pure un film, o meglio l’hanno fatto dal suo primo libro (La verità, vi spiego, sull’amore), che io peraltro non ho ancora letto.
A Enrica Tesio invidio la perfezione con cui sceglie e accosta le parole, l’esito perfetto e soprattutto l’ironia.
Un tocco quasi magico nel descrivere la verità.
In Dodici ricordi e un segreto il protagonista è l’amore tra una ragazza di vent’anni e suo nonno. Un amore che dura da sempre e che durerà per sempre.
Che vince sulla memoria, sulla vecchiaia, sulla malattia, sulla vita, sulla morte e sui segreti. In mezzo, sì, c’è anche l’amore imperfetto e totale di una madre per sua figlia.
Non potevo non commuovermi. Ma anche ridere tantissimo.
Tu hai preso l’aereo. Sull’aereo, forse non ci hai mai fatto caso perché non hai figli, l’hostess ricorda che la mascherina dell’ossigeno la devono mettere prima gli adulti e poi gli adulti devono metterla ai bambini. Te lo ricordano perché nessuna madre prenderebbe l’ossigeno per sé, lasciando sprovvisto il figlio. Nessuna. Eppure sarebbe un errore, è un piccolo atto di egoismo che però preserva tutti e due. Se morisse l’adulto per primo, il bambino da solo non potrebbe salvarsi.
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TRE VOLTE NOI
Laura Barnett
Bompiani 2016
Chi mi segue sa che ho amato moltissimo Tre volte noi, uno dei libri più belli che io abbia letto nella mia vita.
L’ho amato per moltissime ragioni, ma forse la principale è per quel tema a me carissimo delle possibilità della vita, dei bivi, delle sliding doors, della storia con tutti i se e con tutti i ma del mondo.
Tre volte noi è scritto alla perfezione.
L’uso del tempo presente, il più difficile in narrativa, mescolato sapientemente col passato. Un punto di vista esterno ma allo stesso tempo interno. Un miracolo, alla fine.
Tre volte noi non è un libro facile.
Lo devi leggere quando sei concentrata davvero, anche. Perché ci sono tre versioni della stessa storia e si susseguono alternate nei capitoli.
Ma i fatti della prima versione influenzano anche le altre due e viceversa.
E poi le versioni sono diverse ma i personaggi sono gli stessi, solo che i loro comportamenti e le loro scelte cambiano.
Prima di aprire la porta dello studio resta fermo un istante a guardare la spiaggia, travolto da una sconcertante felicità, e se la gusta, la divora, perché è abbastanza vecchio da conoscere la felicità per quello che è: un qualcosa di breve e fugace, non una condizione a cui si può aspirare, che si può desiderare di vivere, ma un attimo che va colto quando arriva e trattenuto il più a lungo possibile.
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LA LUCE DEI GIORNI
Jay McInerney
Bompiani 2016
Tra i libri da regalare a Natale non potevo non inserire La luce dei giorni di Jay McInerney.
Con questo libro si chiude la trilogia cominciata nel 1992 con Si spengono le luci e proseguita con Good Life nel 2006. Sono passati 32 anni da Le mille luci di New York, il capolavoro, si dice che ne basti uno nella vita di capolavoro.
Ne La luce dei giorni, Jay McInerney, ci ricorda che solo a New York il sogno può diventare realtà.
Anche quando il sogno si sfracella con la realtà, quando le torri che sembravano eterne vengono giù, quando i loft newyorkesi della gioventù non vanno più bene nella vita dei grandi.
Quando appunto si diventa grandi.
I matrimoni migliori, come le navi migliori, sono quelli in grado di superare le tempeste, imbarcano acqua, tremano e si inclinano, quasi si capovolgono, e poi si raddrizzano e veleggiano verso l’orizzonte.
La premessa è, dopotutto, nella buona o nella cattiva sorte.
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LA TRISTEZZA HA IL
SONNO LEGGERO
Lorenzo Marone
Longanesi 2016
L’ultimo, ma non ultimo, titolo di questa mia piccola lista di libri da regalare a Natale è la La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone.
Mi sono chiesta a lungo il perché di questo titolo. Se vi va di rileggere i miei ragionamenti a tal proposito li trovate qui.
Se hai 40 anni, sei sostanzialmente brutto, sei un indeciso cronico e stai ancora cercando di capire chi sei, Erri Gargiulo sei tutti noi.
Erri cresce come un mezzo figlio, con due mezze case, due mezzi padri, diversi mezzi fratelli. Ma riesce a fare di tutti questi mezzi molto più di un intero.
Che grandissimo casino la famiglia! E che super grandissimo casino la famiglia allargata.
La mia condizione di bambino con due famiglie, due case, due padri, una madre e mezza e non so più quanti fratelli, mi aveva spogliato del ruolo di figlio, delle sensazioni che i bambini provano nella pancia senza nemmeno saperlo, un insieme di coraggio e forza che nascono quando ci si sente importanti, al centro dell’attenzione dei propri familiari. Io, quella forza, semplicemente non l’avevo.
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Buona lettura!
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