46 - 7 Febbraio 2017

PIETRO PAOLO RUBENS E LA NASCITA DEL BAROCCO

Fino al 26 febbraio 2017

(Lun 14.30-19.30; Mart-Merc-Ven-Dom 9.30-19.30;
Gio-Sab 9.30-22.30)

Palazzo Reale di Milano
Piazza del Duomo 12

www.mostrarubens.it

IMG_2324Vi confesso una cosa. Io non ho mai studiato Storia dell’Arte, la materia intendo.

Sembra pazzesco, ma in uno dei licei pubblici più prestigiosi di Milano, un liceo classico, alla fine degli anni Ottanta noi non avevamo proprio il libro. I ricordi naturalmente mi si sono un po’ appannati, dovrei chiedere aiuto a qualche amico. Comunque, non ricordo il perché né il percome, ma noi il libro proprio non ce l’avevano. E la materia noi non l’abbiamo studiata. È molto probabile che noi non avessimo neanche il professore, di Storia dell’Arte.
La cosa forse ancora più pazzesca è che poi io, dopo il liceo, mi sono iscritta a Lettere Moderne. Cioè, non è che mi sono solo iscritta, mi sono proprio laureata! Con 110 e lode, tra l’altro. Ma anche lì sono riuscita a non dare l’esame di Storia dell’Arte.
È andata così. Io all’inizio ho anche tentato di seguire il corso. Ricordo un’Aula Magna enorme con questo super professore quotatissimo che faceva scorrere diapositive su diapositive, raccontandone di ogni su quadri mai visti. Da me.
Allora, io stavo a metà tra il panico e la claustrofobia. Non solo non avevo mai visto quella roba, ma mi sembrava tutto fantascientifico. Chiaramente non ho pensato che in fondo avevo solo 19 anni appena compiuti, insomma il tempo per imparare c’era tutto, eccome. No, ho creduto fortemente, come sempre ho fatto poi anche dopo, che fosse già tardi. Io la Storia dell’Arte non l’avevo studiata al liceo e quindi non la sapevo. Bisognava trovare una soluzione e io la soluzione l’ho cercata e poi l’ho trovata.

Ve la racconto.

Studiando i cavilli del regolamento della facoltà mi ero resa conto che se avessi dato due esami di Letteratura Latina (facoltativi) al posto di un esame di Storia dell’Arte mi sarei potuta laureare. E così ho fatto. Senza chiedere niente a nessuno sono andata avanti come un caterpillar e sono arrivata alla fine degli esami.
A quel punto vado a consegnare il mio libretto per la laurea e mi dicono “Signorina, a lei manca un esame fondamentale e non può laurearsi: Storia dell’Arte”. Spiego la questione del cavillo e sì, insomma, avevo ragione io. Soltanto che in segreteria di facoltà non lo sapevano perché mai era successo che uno barattasse una storia dell’arte con due latini.
Ero arrivata io, insomma.

Questa lunghissima premessa solo per farvi sapere che la mia frequentazione assidua ad ogni mostra, le mie liste interminabili su mostre e musei da visitare, gli alert che mi metto e poi dò a voi sulla scadenza delle mostre, insomma tutto questo per me è come recuperare quel buco là, enorme. Ci provo, mi applico, seguo il mio cuore che poi secondo me alla fine la questione dell’arte è soprattutto una questione di cuore, di quello che ci emoziona o di quello che ci lascia indifferenti.

Mi sono, insomma, convinta che non sia già tardi. Che c’è ancora il modo e il tempo e tutto il resto per imparare, per conoscere, per crescere. Lo facciamo insieme?

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