48 - 2 Novembre 2016

AMERICAN PASTORAL

Ewan McGregor

img_0337American Pastoral e’ una botta. Passano i giorni e continuo a pensarci. Ammetto di non aver letto il libro di Philip Roth da cui è stato adattato il film. E, dunque, di fedeltà o meno al testo originale non parlerò. Ho una laurea in Storia, ma i buchi sono tanti e della storia americana so poco. Il terrorismo degli anni Sessanta non lo ricordavo in questi termini. E quindi sì, questo film mette anche un po’ di toppe alla mia pseudo cultura. Ma la botta quella vera arriva dalla storia ordinaria, la vita di tutti i giorni, quella di una famiglia perfetta, di una coppia perfetta e della loro bambina perfetta, appunto. Ma poi la vita, il mondo, gli amici o chissà che altro, sparigliano le carte in tavola. E la bambina perfetta smette di esserlo e diventa quello che vuole diventare o che può diventare. Le domande che mi accompagnano come genitore sono tutte in fila lì davanti schierate in questo film e mi guardano. Chi siamo per determinare la vita dei nostri figli? Chi sono i nostri figli? Li conosciamo davvero? Riusciremo a guardarli per quello che sono e ad accettarli, soprattutto? C’è una responsabilità e, se c’è, di chi è? Nostra? E il merito quando c’è, di chi è? Fino a che punto siamo disposti a raccontarci la nostra verità pur di non vedere quello che queste persone, altro da noi, sono? 

Me ne vado a letto con le mie domande e sempre meno risposte.

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