53 - 17 Giugno 2019

VISITA ALLA STATUA DELLA LIBERTÁ
CON MUSEMENT

La visita alla Statua della Libertà con Musement

Prima di raccontarvi come Musement mi abbia salvato la visita alla Statua della Libertà a New York faccio una premessa.

Come molti di voi sapranno, se mi seguite su Instagram (e voi mi seguite su Instagram, vero?) non potete non saperlo, ad Aprile sono stata a New York con la mia famiglia.

Io, purtroppo, non sono una maniaca delle prenotazioni: o meglio, lo vorrei anche essere, ma questo è stato il primo viaggio lontano che abbiamo fatto con i ragazzi e qualcosa mi è sfuggito.

In particolare la visita alla Statua della Libertà non l’avevo organizzata.

C’è da dire che la volta che ci ero stata era fuori stagione, appena dopo l’11 Settembre e, insomma, problemi di posti non ce n’erano.

Anzi, ricordo che per motivi di sicurezza ci era stato vietato di scendere sulla Liberty Island.

A questo giro ovviamente ci tenevo da matti che i bambini facessero questa visita, ma la verità è che mio marito mi diceva stai tranquilla, i biglietti li troviamo.

Alla fine, seguendo le previsioni meteo (peraltro sbagliate visto che poi è stato l’unico giorno brutto) avevamo deciso di visitare la Statua della Libertà l’ultimo giorno.

Peccato che la sera prima, cercando di fare i biglietti per il ferryboat ci siamo accorti che la disponibilità online era finita.

Panico.

Naturalmente mio, il panico.

Così in due minuti mi sono fiondata sul sito di Musement e, modestamente, ho risolto il problema.

Ho trovato i biglietti per il Tour Musement della Statua della Libertà con accesso al piedistallo e Ellis Island.

In realtà curiosando nel sito troverete per questa visita tante opzioni: noi abbiamo scelto quella con le audioguide in italiano.

E la cosa più divertente è che le audioguide erano fatte talmente bene che i bambini non si schiodavano più.

Da non crederci.

A parlarci erano due fratellini, una bambina che da grande voleva fare l’architetto e suo fratello maggiore.

Sono loro che ci hanno portato in giro sulla Liberty Island dove ci hanno spiegato la nascita della Statua e il suo museo (purtroppo non ancora ristrutturato).

Con loro poi siamo saliti a piedi nel piedistallo della Statua della Libertà: che grande emozione.

Abbiamo poi ripreso il traghetto per sbarcare a Ellis Island e visitare il Museo dell’Immigrazione, che stranamente mi ricordavo perfettamente.

Con la nostra audioguida Musement abbiamo visitato i due piani di quello che fu il ricovero degli immigrati appena arrivati nel Nuovo Mondo.

Mi ha colpito tanto come la voce di questa bambina sia riuscita a trasmetterci i pensieri e le angosce di chi aveva dovuto abbandonare tutto nel proprio paese natale per avventurarsi dall’altra parte del mondo, alla ricerca di una nuova vita, in un paese di cui non conosceva nemmeno la lingua.

Sono tantissime le sale allestite che abbiamo visitato e in cui abbiamo imparato tanto.

Ecco, la nostra visita con Musement non ha avuto solo il vantaggio di farci saltare la fila in giorni molto pieni di turisti.

Ma più di tutto ci ha accompagnato nella visita con un’audioguida leggera, divertente e istruttiva perfetta per noi adulti e forse ancora di più per i bambini.

Il che non è assolutamente scontato.

Io che da sempre porto i bambini al museo credo che un’audioguida fatta bene sia fondamentale per avvicinarli all’arte e farli divertire.

Diversamente può farli scappare per sempre (e pure a noi).

Quindi, bravissimi ai ragazzi di Musement.

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