IO CORRO DA SOLA SEMPRE
Io corro da sola, sempre.
Stasera a Milano diluvia. Diluvia tanto.
Io ne sono felice perché amo la pioggia, ancora di più quando sono a casa. Stasera le finestre rimangono aperte per un po’, non ci spaventa il calo della temperatura. Anzi lo aneliamo. E l’aria deve entrare in questa casa rimasta chiusa per tanto tempo.
Eppure, c’è un pensiero che mi batte in testa.
Domani riuscirò a correre con tutta questa pioggia?
Mi rispondo di sì. Riuscirò perché voglio. E non importa l’acqua sulla testa e il fango nelle scarpe.
Io corro da sola, perché correre mi pulisce la testa e mi protegge i pensieri.
Perché è una cosa mia, solo mia.
Se mi avessero detto un anno fa che avrei puntato la sveglia alle 6.45 anche a ferragosto, anche dopo aver fatto tardi, anche dopo due gintonic, anche dopo una serata in discoteca. Se mi avessero detto che io, la più pigra delle pigre, avrei rinunciato al sonno, alla sveglia naturale, talvolta alla lettura dei giornali pur di correre, mi sarei davvero messa a ridere.
Io corro da sola. Corro per me stessa e contro me stessa. Per vedere quanto riesco a resistere, a migliorare, a crederci.
Correre mi salva la vita, semplicemente. Quando la testa mi si annebbia, i pensieri si accavallano, le ansie e la mia confusione imperversano, i rospi ingoiati, quanti!, ritornano a dire ciao.
Ecco io penso: domani corro.
Parlate pure, fate pure, bla bla bla, credeteci pure, io domani corro.
E corro da sola. Senza cellulare.
Corro da sola. Il mio spazio, il mio tempo. La testa che frulla o anche no. Corro da sola perché voglio essere libera di sudare, diventare paonazza, eventualmente accasciarmi, andare piano o veloce a caso, morire anche, senza fiato.
Quindi se mi incontri ti saluterò, alzando una mano. E ti sorriderò. Ma non mi fermerò. Io corro da sola anche quando corro con te, la musica nelle orecchie a tutto volume, quella del Liga.
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