CI TOGLIE LA LIBERTÀ
Ci toglie la libertà chi prova a farci sentire in colpa.
Chi cerca di convincerci, perché crede di essere il depositario di tutte le verità. Chi non rispetta le nostre scelte e non tollera la diversità di opinione. E per sentirsi più forte, giudica quelle scelte.
Ci toglie la libertà chi si offende per quello che siamo.
E ce la toglie anche l’insicurezza di chi ha bisogno di continue conferme e quelle conferme le pretende, da noi.
Ci toglie la libertà l’ansia di chi non si è mai messo in discussione perché ha trovato molto più semplice giudicare gli altri. Per concludere che il problema stava fuori, non dentro di sé.
Sì lo capisco, è più facile, meno faticoso, meno doloroso.
Ci toglie la libertà chi è geloso di noi e anche chi è un po’ invidioso di noi.
Ci toglie la libertà chi pretende di avere un ruolo speciale nella nostra vita. Con che diritto poi?
Ci toglie la libertà chi non ha rispetto. Di noi, del nostro tempo, del nostro spazio, dei nostri confini, più o meno espliciti, dei nostri problemi, se mai ce ne sono. Insomma, dei cazzi nostri.
Ci toglie la libertà l’aspettativa degli altri. Che con le aspettative, le proprie, prima o poi bisogna far pace.
Ci toglie la libertà chi ci vuole aiutare, ma a modo suo, e se no niente. Che il modo giusto, invece, è sempre quello che serve a chi sta male, vale solo quello.
Ci toglie la libertà chi ha deciso di non combattere i propri demoni, che tanto ce li abbiamo tutti, e ce li scatena contro.
Chi crede legittimo far soffrire noi, solo perché soffre lui. Come se restituirci un po’ di dolore possa alleviare il suo.