52 - 19 Gennaio 2018

DODICI RICORDI E UN SEGRETO

Enrica Tesio
Bompiani 2017

enrica tesio tra libri regalare natale

L’ultimo libro di Enrica Tesio, Dodici ricordi e un segreto, è il primo libro di Enrica Tesio che leggo.

Certe volte mi piace cominciare dalla fine.

Di Enrica Tesio mi sono innamorata quando ho letto su Facebook la sua descrizione della mamma nello spogliatoio della piscina dei figli.

Da ridere fino alle lacrime.

Il suo blog, Tiasmo, è esilarante. Ci hanno fatto pure un film, o meglio l’hanno fatto dal suo primo libro (La verità, vi spiego, sull’amore, Mondadori 2015), che io come vi dicevo non ho ancora letto.

A Enrica Tesio invidio la perfezione con cui sceglie e accosta le parole, l’esito perfetto e soprattutto l’ironia.

Un tocco quasi magico nel descrivere la verità.

In Dodici ricordi e un segreto il protagonista è l’amore tra una ragazza di vent’anni e suo nonno. Un amore che dura da sempre e che durerà per sempre. 

Che vince sulla memoria, sulla vecchiaia, sulla malattia, sulla vita, sulla morte e sui segreti.

In mezzo, sì, c’è anche l’amore imperfetto di una madre per sua figlia.

Non potevo non commuovermi. Ma anche ridere tantissimo.

Tu hai preso l’aereo. Sull’aereo, forse non ci hai mai fatto caso perché non hai figli, l’hostess ricorda che la mascherina dell’ossigeno la devono mettere prima gli adulti e poi gli adulti devono metterla ai bambini. Te lo ricordano perché nessuna madre prenderebbe l’ossigeno per sé, lasciando sprovvisto il figlio. Nessuna. Eppure sarebbe un errore, è un piccolo atto di egoismo che però preserva tutti e due. Se morisse  l’adulto per primo, il bambino da solo non potrebbe salvarsi.

 

Mi sono chiesta a lungo dopo aver letto quest’ultimo libro di Enrica Tesio se siano più importanti i ricordi o se siano più gravi i segreti.

Forse quello che mi ha insegnato Dodici ricordi e un segreto è che certe volte i segreti ci proteggono, ci avvolgono fin da quando siamo piccoli, fanno parte del nostro Dna e pesano tanto a chi ci ha voluto proteggere.

 

Io quando qualcuno mi dice “ti conosco” o ancora peggio “ti ho capito” rabbrividisco. L’amore ti fa peccare di presunzione. Conosci una persona o nel tuo caso la erediti venendo al mondo, trascorri il tuo tempo con lei, la ami. E per questo pensi di conoscerla. Ma non è così. La gente da millenni si mente, si tradisce e da millenni la gente continua a volersi fidare. Una persona non la conosci mai fino in fondo e forse è bello per quello, perché noi siamo la reazione a ciò che ci capita e fortunatamente non sappiamo mai cosa ci potrà capitare domani.

 

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