4 MOSTRE GRATIS DA VEDERE A MILANO
Mostre gratis (e particolari) a Milano? Non smetterò mai di smentire chi mi dice che la cultura costa sempre. Talvolta è gratis.
E allora eccomi di nuovo a raccontarvi mostre e installazioni gratis da vedere a Milano.
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IL TENNIS IN CHIESA
Fino al 16 dicembre 2017
(Giovedì-Sabato 11-19)
Spazio Converso
Via Sant’Eufemia 20, Milano
La prima mostra gratis a Milano di cui vi parlo, in effetti non è una mostra.
È un’installazione stupenda in una chiesa sconsacrata, San Paolo Converso, dell’artista americano Asad Raza.
Si chiama Untitled (plot for dialogue).
Giocare a tennis in una chiesa non lo avevamo ancora fatto. Lo si può fare gratuitamente fino al 16 dicembre.
Tra tutte le mostre gratis a Milano in questo periodo, questa è senz’altro la più originale.
Un contrasto vero tra l’architettura cinquecentesca della chiesa di San Paolo Converso insieme ai suoi affreschi e il mondo del tennis: linee, reti, racchette, te freddo al gelsomino e allenatori. Pazzesco.
Ma anche tra lo spirito e il corpo, la chiesa e lo sport.
Forse anche a Milano centro possiamo concederci un break. Cosa dite?
Non perdetevela.
(Attenti agli orari: dalle 11 alle 19 solo dal Giovedì al Sabato!)
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L’ORIGINE DEL MONDO
EROTISMO E SEDUZIONE NELLA PHOTO TROUVÉE
Fino al 17 Dicembre 2017
La Triennale di Milano
Viale Alemagna 6, Milano
Premetto che questa è una mostra molto particolare, così particolare che è vietata ai minori di anni 14.
Andate alla Triennale e scendete al piano sotterraneo. La mostra la troverete lì.
Sono duecento fotografie trouvée, trovate, private e dedicate all’erotismo scattate tra il 1880 e gli anni Sessanta del 1900. Immagini anonime che provengono dall’Europa e dagli Stati Uniti.
Un gioco privato dove il fotografo, che molto spesso era il marito o l’amante, scattava in casa vicino al televisore o sul tavolo in cucina.
Oppure su un divano o su un letto, con i tacchi o senza, con finti atteggiamenti pudichi o grande sfrontatezza delle modelle improvvisate.
Cose riservate che tanto cozzano con quello a cui ci stiamo abituando oggi, l’intimità sbattuta sui social.
Tra le 20 sezioni della mostra, un omaggio al capolavoro di Gustave Courbet “L’origine del mondo”. Queste fotografie sono protette da una tendina.
Una cosa bella: le spiegazioni che troverete in questa mostra sono davvero scritte bene!
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INCANTESIMI.
I COSTUMI DEL TEATRO ALLA SCALA DAGLI ANNI TRENTA A OGGI
Fino al 28 gennaio 2018
Palazzo Reale
Piazza del Duomo, Milano
Ragazzi che emozione questa mostra!
Nella sala degli Arazzi di Palazzo Reale sono stati esposti abiti di scena del Teatro alla Scala, selezionati e restaurati.
E tra questi ci sono anche quelli firmati da Franco Zeffirelli e Gianni Versace.
Se amate il Teatro alla Scala, l’opera, la musica classica, Milano, la moda, l’arte e tutto ciò che fa parte di questo mondo correte a vedere questa mostra.
Troverete 4 sezioni, dagli Anni Trenta ad oggi. Sono i costumi indossati, per esempio, dalla Callas, dalla Fracci, da Nureyev.
Una cosa stupenda: i costumi sono illuminati come se fossero ancora in scena, dietro di loro le immagini proiettate degli interpreti che li hanno indossati.
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ARTE RIBELLE
1968-1978 Artisti e gruppi dal Sessantotto
Fino al 9 Dicembre 2017
Galleria Creval-Palazzo delle Stelline
Corso Magenta 59, Milano
Siete mai stati in questa Galleria? A me piace moltissimo e con questo allestimento è ancora più bella.
Questa mostra è gratis e anche molto particolare, perché ci parla di come il Sessantotto che conosciamo sia stato anche Arte.
Gli artisti che ci hanno voluto raccontare quegli anni erano capiti e accettati dalle masse. Sono artisti e illustratori di Milano e Roma che hanno vissuto quella stagione.
Le opere esposte sono 80 e ce ne sono due che mi hanno colpito per la loro monumentalità.
Una è lo striscione di Fernando de Filippi in cui leggo: “La funzione espressiva di ogni messaggio è di consentire al mittente di identificarsi come tale”.
La cosa stupenda è che questo striscione sta sopra le nostre teste e intanto vediamo la foto della strada di Milano in cui venne appeso nel 1979.
L’altra è la scritta a caratteri cubitali in cartone “Grazia&Giustizia” di Gianni Pettena del 1968.
Anche di questa opera ci sono le fotografie a testimoniare di dove veniva esposta nelle strade di Milano a dialogare con la gente e con l’architettura.
Fate un salto a vedere questa mostra gratis, ne vale la pena.
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