38 - 6 Febbraio 2019

MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO: LA MIA VISITA

memoriale shoah milano

Vergogna.

Mentre tornavo a casa dal Memoriale della Shoah di Milano, cercavo di mettere a fuoco il sentimento che mi ha pervaso da ancor prima di entrare qui.

Gli ho dato un nome. Come dovremmo fare sempre con le cose.

Vergogna.

Ancora prima di entrare al Memoriale ho provato vergogna nel vedere l’esercito che difende questo posto e poi il metal detector che lo protegge.

Da chi, da cosa, da noi?

Ancora? Non è bastata la Storia? Forse no.

Poi vergogna, sì, ho provato ancora vergogna di fronte alla scritta a caratteri cubitali che vi accoglierà appena entrati al Memoriale: INDIFFERENZA.

memoriale shoah milano

Il Muro dell’Indifferenza vi aspetta nell’atrio del Memoriale della Shoah.

Lì, piantato davanti ai nostri occhi, non potrete evitare questa scritta. Vi si stamperà in faccia, negli occhi, nell’anima.

L’indifferenza degli altri, gli altri siamo anche noi, di chi ha permesso che succedesse, di chi ha voltato la testa dall’altra parte, di chi ha fatto finta di non vedere.

L’indifferenza tua, Milano, che hai permesso che i tuoi cittadini, i tuoi milanesi, venissero portati qui, dopo essere stati incarcerati a San Vittore.

E che da qui partissero, ammassati in vagoni, stipati a centinaia, senza cibo, senza acqua, senza meta.

Il Memoriale della Shoah di Milano sorge in una parte della Stazione Centrale cui si aveva accesso diretto da via Ferrante Aporti, sotto i binari ordinari.

Serviva in origine al carico e allo scarico dei vagoni postali.

Tra il 1943 e il 1945 da qui, di nascosto, furono deportati su questi carri bestiame centinaia di ebrei destinazione Auschwitz.

Era un luogo segreto, il Binario 21, quasi sconosciuto alle persone: anche questo facilitò l’operazione.

I vagoni merci venivano sollevati con un montevagoni e uscivano all’aria su un binario di manovra, posizionato tra i binari 18 e 19, appena al di fuori dell’enorme tettoia della stazione.

memoriale shoah milano

Una volta formato, il convoglio partiva “per ignota destinazione”.

Furono 20 in totale i convogli che partirono da qui tra il 6 Dicembre 1943 e il 15 Gennaio 1945.

Vergogna è il sentimento a cui ho dato un nome oggi.

memoriale shoah milano

Vergogna è un sentimento che provo io oggi ma che non hanno provato quelli come me ieri.

È il sentimento che non hanno provato gli aguzzini. È il sentimento che temo invece abbiano provato le vittime, colpevoli di una colpa che non sapevano di avere.

Il Memoriale della Shoah di Milano è un posto buio, è un posto che è rimasto sostanzialmente integro.

Si divide in:

  • Osservatorio con il filmato dell’Istituto Luce girato nel 1930
  • Aiuola di pietre
  • Stanze delle testimonianze
  • Banchina delle deportazioni o area dei binari
  • Vagoni merci originali (in ciascuno venivano stipate 60/80 persone, al posto di 8 cavalli)
  • Muro dei nomi: 774 nomi
  • Lapidi dei convogli (ai piedi del Muro dei nomi)
  • Luogo di riflessione a forma tronco-conica

Il Memoriale della Shoah di Milano è fatto di un binario, di convogli di legno, di nomi che scorrono, di sassi, di testimonianze, di fotografie, di pannelli che ci raccontano storie di persone.

È fatto delle persone che sono passate di qui.

Il Memoriale della Shoah di Milano è un luogo che parla, anche se è un posto di silenzio.

Oggi il silenzio era interrotto dal vociare delle scolaresche, tante.

E anche se è normale che i ragazzi in un posto del genere capiscano e non capiscano e che magari ridano, dobbiamo portarli qui i nostri ragazzi.

Perché saranno loro i custodi della memoria del passato.

Solo il passato, solo la storia, possono metterci al riparo dal ripetere gli stessi errori.

Dedichiamo questa mostra a chi è partito e tornato nel silenzio, ma soprattutto a chi non è mai tornato.

E la dedichiamo a Milano.

Da quel binario dimenticato della sua grande Stazione Centrale potrebbe ripartire un treno diverso: dipende anche da voi che questa mostra rappresenti solo l’inizio del suo viaggio e la nascita di un luogo della Memoria.

Per una Milano più degna, più vera, più umana.

MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO

Piazza Edmond J. Safra 1, Milano

Lunedì: 10-19.30; Mart.-Gio: 10-14.30;
Prima domenica del mese: 10-18

 

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